"Le neomelanconia indica una spinta a trovare rifugio e protezione dalla vita, staccandosi dalla vita"
"Le neomelanconie descrivono una tendenza del nostro tempo, presente soprattutto nelle nuove generazioni, a isolarsi e staccarsi dal legame, al vivere nel chiuso piuttosto che nell'aperto. Una tendenza che era già presente prima della pandemia, ma la pandemia l'ha amplificata e diffusa epidemicamente, rendendola una fobia sociale, perché il contatto con l'altro è diventato perturbante e minaccioso". E' il parere dello psicoanalista Massimo Recalcati, che all'Università del Friuli ha tenuto il seminario "Il paradigma securitario e le nuove melanconie", inserito tra quelli di estetica curati da Luca Taddio nel corso di laurea in Filosofia e trasformazione digitale del Dip.
Lo suggerisce uno studio pubblicato su Plos Mental Health che ha esaminato 12 ricerche precedenti
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Gli esperti: "Cautela, ma enorme potenziale terapeutico"
Censis-Agenzia Nazionale dei Giovani, in parte dovuto a pandemia
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Studio Usa, manca il supporto alla genitorialità
"Sono state istituite in Italia nel 2014: sono importanti perché laddove si operano e si vedono più pazienti c'è maggiore esperienza e risultati, e soprattutto sono fondamentali perché hanno una competenza multidisciplinare"
Per incrociare le braccia occorre aver raggiunto 61 anni (in vari casi possono bastarne 59, come vedremo più avanti) e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023
L'allarme lanciato dall'organizzazione Peter Pan Odv
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